Energia


Il capitolo Energia del programma del Movimento 5 Stelle è più dettagliato di altri capitoli.
Si tratta di un tema ritenuto centrale (ricordo spettacoli pionieristici di Beppe Grillo sul tema energie alternative già moltissimi anni fa) ed io condivido questa idea. Eccolo:

"Se venisse applicata rigorosamente la legge 10/91, per riscaldare gli edifici si consumerebbero 14 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno. In realtà se ne consumano di più. Dal 2002 la legge tedesca, e più di recente la normativa in vigore nella Provincia di Bolzano, fissano a 7 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno il consumo massimo consentito nel riscaldamento ambienti. Meno della metà del consumo medio italiano. Utilizzando l’etichettatura in vigore negli elettrodomestici, nella Provincia di Bolzano questo livello corrisponde alla classe C, mentre alla classe B corrisponde a un consumo non superiore a 5 litri di gasolio, o metri cubi di metano, e alla classe A un consumo non superiore a 3 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato all’anno. Nel riscaldamento degli ambienti, una politica energetica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2, anche per evitare le sanzioni economiche previste dal trattato di Kyoto nei confronti dei Paesi inadempienti, deve articolarsi  nei seguenti punti:
• Applicazione immediata della normativa, già prevista dalla legge 10/91 e prescritta dalla direttiva europea 76/93, sulla certificazione energetica degli edifici
• Definizione della classe C della provincia di Bolzano come livello massimo di consumi per la concessione delle licenze edilizie relative sia alle nuove costruzioni, sia alle ristrutturazioni di edifici esistenti
• Riduzione di almeno il 10 per cento in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziare per gli inadempienti
• Agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di ristrutturazioni energetiche col metodo esco (energy service company), ovvero effettuate a spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava
• Elaborazione di una normativa sul pagamento a consumo dell’energia termica nei condomini, come previsto dalladirettiva europea 76/93, già applicata da altri Paesi europei.
Il rendimento medio delle centrali termoelettriche dell’Enel si attesta intorno al 38%. Lo standard con cui si costruiscono le centrali di nuova generazione, i cicli combinati, è del 55/60%.
La co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, con utilizzo del calore nel luogo di produzione e trasporto a distanza dell’energia elettrica, consente di utilizzare il potenziale energetico del combustibile fino al 97%. Le inefficienze e gli sprechi attuali nella produzione termoelettrica non sono accettabili né tecnologicamente, né economicamente, né moralmente, sia per gli effetti devastanti sugli ambienti, sia perché accelerano l’esaurimento delle risorse fossili, sia perché comportano un loro accaparramento da parte dei Paesi ricchi a danno dei Paesi poveri. Non è accettabile di per sé togliere il necessario a chi ne ha bisogno, ma se poi si spreca, è inconcepibile. Per accrescere l’offerta di energia elettrica non è necessario costruire nuove centrali, di nessun tipo. La prima cosa da fare è accrescere l’efficienza e ridurre gli sprechi delle centrali esistenti, accrescendo al contempo l’efficienza con cui l’energia prodotta viene utilizzata dalle utenze (lampade, elettrodomestici, condizionatori e macchinari industriali). Solo in seguito, se l’offerta di energia sarà ancora carente, si potrà decidere di costruire nuovi impianti di generazione elettrica. Nella produzione di energia elettrica e termica, una politica energetica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2 anche accrescendo l’offerta, deve articolarsi nei seguenti punti:
• Potenziamento e riduzione dell’impatto ambientale delle centrali termoelettriche esistenti
• Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica con tecnologie che utilizzano le fonti fossili nei modi più efficienti, come la co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, a partire dagli edifici più energivori: ospedali, centri com-merciali, industrie con processi che utilizzano calore tecnologico, centri sportivi ecc.
• Estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l’energia elettrica anche agli impianti di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW
• Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica estendendo a tutte le fonti rinnovabili e alla micro-cogenerazione diffusa la normativa del conto energia, vincolandola ai kW riversati in rete nelle ore di punta ed escludendo i chilowattora prodotti nelle ore vuote
• Applicazione rigorosa della normativa prevista dai decreti suicertificati di efficienza energetica, anche in considerazione dell’incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili che essi comportano
• Eliminazione degli incentivi previsti dalCIP6alla combustione dei rifiuti in base al
loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili
• Legalizzazione e incentivazione dellaproduzione di biocombustibili, vincolando all’incremento della sostanza organica nei suoli le produzioni agricole finalizzate a ciò
• Incentivazione della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, in particolare le biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo, con un controllo rigoroso del legno proveniente da raccolte differenziate ed escludendo dagli incentivi la distribuzione a distanza del calore per la sua inefficienza e il suo impatto ambientale
• Incentivazione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici."

Commenti

  1. In effetti è ampiamente condivisibile, ci sono ampi margine di risparmio!
    Il programma sull'istruzione invece non mi convince altrettanto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. la maggioranza delle proposte M5S è talmente condivisibile da sembrare ovvia quasi a tutti, eppure, in questo paese, l'ovvio spesso significa rivoluzione...

      Elimina
  2. stavolta non andrò, me se ti dovessi candidare ci ripenserei.... :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi spiace che il tuo livello di sopportazione sia così colmo da non andare, tuttavia ti capisco e sarai in grande compagnia. Io continuo a crederci e se dovessi scegliere di candidarmi saresti il primo a saperlo.

      Elimina
  3. I punti nel programma sono tutti convincenti e condivisibili. Sara' interessante vedere come si potra' mettere in pratica tuti questi punti. Ognuno di questi punti dovra' essere sviluppato in un piano d'azione, una serie di altre attivita' da completare per raggiungere quel risultato particolare. Per ognuno di questi sotto-punti ci saranno grossi costi e soprattutto grosse resistenze da parte di tutte le parti (!) coinvolte, sia quelli che ci guadagneranno e quelli che ci rimetteranno.
    Ma almeno ci sara' qualcuno che portera' questi temi in parlamento, almeno si comincera' a parlarne sul serio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. esattissimo! Si vede che anche tu vivi nel mondo reale... Aggiungo che, in generale, le attività le svolgono le PERSONE e sono loro che possono renderle buone o cattive anche indipendentemente dalla natura buona o cattiva del programma...

      Elimina
  4. La mia non vuole essere una provocazione, il M5S mi piace e credo che potrei votarlo. La mia perplessità è sul fatto di poter coniugare il discorso "mandiamoli tutti a casa!", che peraltro condivido, con il concetto di governabilità. In un'ipotesi più o meno realistica il M5S sarà la terza forza politica in Italia, in questa campagna elettorale ha manifestato insofferenza per ogni altra forza politica presente. Condivido. Ma come pensi che sia attuabile un, seppur valido, programma di governo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ipotesi che hai indicato è certamente molto probabile e sinceramente sarei contento se si realizzasse, M5S terza forza politica d'Italia. Anche la tua perplessità è molto fondata e non ho una risposta risolutiva, ho, però, una mia idea. Per me
      i rappresentanti dell'M5S in parlamento avranno (o meglio, spero che abbiano) tre funzioni fondamentali:
      1) migliorare la qualità dei parlamentari in termini di onestà e correttezza individuale
      2) dare reale visibilità verso l'esterno di ciò che avviene "nel palazzo", mi aspetto che tutto ciò che avverrà in parlamento sarà pubblicato in rete
      3) votare le proposte parlamentari di governo valutandole una per una, senza pregiudizi, sulla base dell'aderenza al programma dell'M5S
      Io non scambierei una maggiore PRESUNTA governabilità del Paese con nessuna delle tre suddette "missioni"...

      Elimina
    2. Non posso che essere d'accordo con te. La conflittualità fra i partiti ha raggiunto livelli tali che nessuno schieramento sembra avere qualche possibilità di formare un governo. In più l'insofferenza degli elettori è a livelli record. In questo dò atto che M5S può avere un ruolo importante. L'unica è iniziare da capo: rimandarli a casa davvero. Nuova legge elettorale, meno parlamentari, meno privilegi. Poi se ne parla...

      Elimina
    3. Esatto, io credo che dobbiamo investire il M5S di questo ruolo votandolo e partecipando il più possibile, anche indvidualmente, alla rifondazione politica, economica e sociale del nostro Paese.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Crotalus atrox

...meta!

E' iniziata