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Chi vuol esser lieto sia...

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Le cose nella nostra vita spesso non vanno come ci si aspetta. Le sorprese del destino possono essere piacevoli, ma anche incredibilmente atroci e crudeli. All'improvviso ti ritrovi ad urlare "Perchè proprio io!? Perchè proprio ora!?..." e l'impossibilità di trovare una logica negli eventi accresce il tuo dolore. In questi ultimi giorni questo pensiero mi ha accompagnato spesso. Credo di non essere stato l'unico su questo pianeta a domandarsi se si può fare qualcosa o se si deve solo imparare ad accettare che il destino è imperscrutabile e che la vita è come una roulette russa in cui ogni tanto la pallottola che ti capita non è a salve. Io non ho la risposta, ma di certo ho rafforzato la mia già molto vecchia idea che le cose belle della vita, quelle che ti fanno stare bene, vanno apprezzate e godute finchè si può. Finiscono, prima o poi. CARPE DIEM. Sabato, dopo mesi di battaglia con la tendinite e di stop per il recupero da una doppia frattura alle co...

Adesso viene il facile!

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A Roma è stato un trionfo. Ora zero chiacchiere e tanti fatti, semplicemente come a Pomezia. Fare bene sarà più facile del previsto. Forza e CoRAGGIo!

Il piacere di vivere

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Yannick Noah è stato il mio mito giovanile. Il mio rapporto con lo sport e forse, per certi aspetti, con la vita, sarebbe stato diverso senza di lui. Yannick mi ha regalato stimoli ed emozioni. Semplicemente e meravigliosamente emozioni. Per chi non lo conoscesse (in fondo chi non seguiva il tennis negli anni '80 è giustificato)   questa intervista  può essere illuminante. A me, invece, queste parole suonano familiari e mi fanno scoprire che il tempo è passato, ma la mia sintonia con Yannick è magicamente rimasta invariata negli anni. E siccome mi piace tracciare con un sottile filo rosso il collegamento tra i miei post, vi dico che nelle parole di Yannick c'è anche la seconda puntata dei consigli per la rinascita dell'atletica italiana. "(servono, n.d.r.) mezzi, strutture, organizzazione e ottimi coach, ma il campione nasce da un ragazzo che si sveglia ogni mattina con un sogno" Meditate gente, meditate...

Virtuous Circle

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Ieri, dopo due mesi di stop per le ormai periodiche bizze del mio tallone sinistro, ho fatto la prima corsetta del 2016. Posso quindi timidamente uscire dal letargo editoriale e festeggiare con il primo post del 2016. Prendendo spunto da una discussione nata sul blog dell'amico Corsaro  vi propongo la mia idea su cosa servirebbe per far rinascere l'atletica italiana, un CIRCOLO VIRTUOSO : più interesse = allargamento del mercato = più soldi = più meritocrazia = più risultati = più interesse .  Un circolo virtuoso, per definizione, si autoalimenta, ma occorre farlo partire. Il  vero problema è questo. Si potrebbe partire da più risultati, magari con un piano pluriennale di valorizzazione dei molti talenti giovani che oggi abbiamo. Ci vorrebbe tempo, pazienza e bisognerebbe affidare a qualcuno in gamba questo programma nazionale... la vedo dura, ma sperar non nuoce. Si potrebbe partire dall'interesse, spingendo mediaticamente il prodotto atletica, ad esempio imita...

Brevissssssima autocelebrazione

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La settimana scorsa si è chiusa la mia stagione agonistica di duathlon/triathlon 2015 con l'ultima tappa della Forhans Cup a Tarquinia . Il mio obiettivo stagionale quest'anno era fare bene nella classifica finale di categoria di questo campionato ed alla fine ho chiuso in prima posizione come M1. Meglio non poteva andare. Certo... qualche atleta più forte di me non ha fatto abbastanza gare per classificarsi... il primo M1 è stato premiato come terzo assoluto e mi ha liberato un posto sul podio... ma la verità, che vale per me e per gli altri, è che nello sport gli assenti hanno sempre torto. Quindi: GRANDE FABIO! Fine dell'autocelebrazione. Scusate, ma meno di queste poche righe non potevo proprio scriverle. Per me la cosa più bella è essere tornato a correre dopo due mesi di stop per il riacutizzarsi di una vecchia tendinite inserzionale all'achilleo. Sto meglio e da un mesetto mi riesco ad allenare. Ora vorrei rimascherarmi da podista e puntare a qualche ga...

Ora applaudiamo loro, cazzo!!!

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Roberta e Flavia in finale agli US Open dopo aver battuto in semifinale le numero 1 e 2 del mondo. E' il punto più alto della storia del tennis italiano. Grazie ragazze!

Indimenticabili Mondiali di Atletica

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Quest'anno parte delle mie vacanze è coincisa con i Campionati Mondiali di Atletica leggera. Le gare sono state emozionanti, tantissime prestazioni straordinarie, grandissimo spettacolo sportivo. Seguire i mondiali ha in parte alleggerito la mia tristezza per l'infortunio al tendine d'achille che ha limitato la mia possibilità di allenamento. 43 paesi del mondo hanno vinto almeno una medaglia ... tra questi non c'è l'Italia. Il presidente della FIDAL Giomi, dopo la manifestazione, definita come la peggiore di sempre per l'atletica italiana, ha rilasciato questa interessante intervista . In questi giorni (ma passerà presto e si tornerà a parlare solo di calcio) tanti sembrano interessati a capire come mai l'atletica italiana di vertice non funziona... chissà... Io, qualche mese fa, sul blog del mio amico Corsaro , in un commento, scrivevo: "...  nel nuoto (a proposito dell'allenamento dei giovanissimi in Italia, n.d.r.)  i volumi sono più a...